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 Il Pescara si tiene a galla con la vittoria di Brescia che però mantiene i biancazzurri ancora nei bassi fondi della classifica distante diversi punti dalla zona play off: per risalire la china, è obbligatorio conquistare una serie utile di risultati, a cominciare dalla gara di domenica prossima all’Adriatico contro il Frosinone.
I ciociari dei tanti ex biancazzurri (Pigliacelli, Zanon, Schiavi, Soddimo , Gessa, Daniel e Matteo Ciofani) arrivano con l’entusiasmo della neo promossa che si ritrova in testa alla classifica insieme al Carpi e sicuramente saranno seguiti da tanti tifosi (due delle tante piazze che anni fa la serie B l’avrebbero vista col binocolo, ma che ora invece trovano spazio e risultati nella modesta serie cadetta italiana) .
Il Pescara invece è chiamato per l’ennesima volta a dimostrare che i tre punti di Brescia possano significare davvero la svolta del torneo, non solo dal punto di vista psicologico, ma soprattutto tecnico e tattico: dopo 13 gare l’augurio è che Baroni abbia trovato il giusto assetto e gli uomini sui quali puntare maggiormente per risalire la classifica.
Ma purtroppo le dolenti note arrivano dalle nazionali che ci priveranno per la prossima gara di Memushaj e Bjarnason (oltre a Boldor in difesa) che, aggiunti alla squalifica di Lazzari ed agli infortuni di Brugman, Milicev e Nielsen, hanno praticamente azzerato o quasi il centrocampo.
Prioritario per Baroni in questa settimana di lavoro trovare le opportune soluzioni per mandare in campo una squadra competitiva, magari chiamando in causa giovani della Primavera (Torreira e lo stesso Selasi) finora tenuti ai margini, nonostante chi scendesse in campo non avesse fatto meraviglie, anzi.
Rientrerà Pucino dal turno di squalifica.
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Inserita il: 10/11/2014
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