Stagione 1982-83, magica impresa del Pescara a firma dell'indimenticato Tom
Tom Rosati il sergente di ferro, l'artefice di tre promozioni e ancora il protagonista della rinascita del calcio a Pescara dopo quella sconfitta per 4-1 a Trani che precipitò nel 1972 i biancazzurri in serie D. Il primo approccio con Pescara lo ebbe da avversario. Nella stagione 1963-64, "rischiò" di portare il Chieti in serie B: la migliore performance di tutti i tempi per i neroverdi. Venne castigato da un piccolo Pescara (per quella domenica in maglia rossa e pantaloncini neri) e dai guizzi dell'ala Minto, autore di una doppietta. Ben altra musica dalla stagione 1972-73: la rinascita passa tra i toni burberi del tecnico, un manipolo di giocatori rimediati pur con le casse sociali vuote in un clima di sfiducia dopo la retrocessione. Arriva l'ex atalantino Rigotto che si aggrega a Ventura, De Marchi, Ceccardi, Cialini, Ciampoli, capitan Prosperi, Simeoni, Miscia, Camiscione, Galli, D'Ambrosio. Tra i nuovi ci sono anche Marino Rosati, Lo Russo e Di Mascio, il portiere Marino, Arditi e Tancredi. Franco Rosati, fratello di Tom, arriva successivamente dal Trani. Mazzeo dalla Casertana, l'ala Ciardella, Rigoni e Battiston completarono l'ossatura di una squadra delle meraviglie: 48 gol segnati e 18 subiti alla faccia della "fama" di catenacciaro del tecnico di San Benedetto del Tronto. 21 vittorie, 10 pareggi (compreso quello in casa con l'Angolana, castigati dall'ex Tagliolini) e 3 sole sconfitte. L'inizio di una splendida cavalcata che si concluderà col salto in B nella stagione 1973-74. Uno dei momenti più esaltanti della storia del calcio pescarese del Dopoguerra. Tom il motivatore (a volte anche con qualche sonoro ceffone, come nel caso di Cozzella) visse forse la stagione più bella a Pescara in quel campionato iniziato in sordina e finito nel delirio popolare con la punizione calciata il 16 giugno 1973 dal fratello Franco nella porta del Latina. Si chiudeva nel migliore dei modi il braccio di ferro con il Lecce di Giacomino Losi dopo la doccia fredda dello scontro diretto all'Adriatico (il 9 giugno): gol di Ferrari davanti a 35mila spettatori impietriti e pareggio di Zucchini di testa su corner. Il centravanti Corrado Serato, l'ala sinistra Claudio Capogna, il centrocampista Totò Lopez, il fantasista Bruno Nobili, capitan Zucchini giunto da Avellino nel mercato di riparazione e subito infortunatosi, e il portiere Cimpiel sono stati alcuni dei protagonisti della prima serie B. Un torneo cadetto chiuso al 10º posto con pochi ritocchi quali Pirola, Bertuolo Nella stagione 1975-76 al centro dell'attacco c'è un giovane dell'Inter, Bortolo Mutti, all'ala sinistra Andrea Prunecchi e il libero Di Somma che creerà un antipatico dualismo con Franco Rosati. Dopo un bel girone d'andata, chiuso al 6º posto, la squadra precipiterà al 14º posto. Si chiude il primo capitolo di Tom Rosati a Pescara. Dopo le ubriacature della serie A nel 1977-78 con Cadé e nel 1979-80 con Angelillo, il Pescara ricorre al pragmatico Tom per risalire dalla C1 nella stagione 1981-82. La terza promozione in B arrivò con un gol di Massi a Caserta nell'ultima giornata. L'ala Giancarlo Tacchi, il centravanti Mazzeo e lo stopper marsicano Cerone tra i più rappresentativi di quella formazione che annoverava anche Giorgio Repetto all'ultima stagione in biancazzurro. E infine una nuova avventura in B con Tovalieri, Cozzella e un certo Rebonato che esploderà nell'86 nel Pescara di Giovanni Galeone.
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