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 Ecco alcuni passi della conferenza stampa di Baroni dove si è parlato naturalmente dell’addio di Maniero e del mercato.
Sulla vicenda Maniero:
"Un allenatore non si dimette se un giocatore va via, non ero contento, ma conta solo il Pescara: siamo tutti di passaggio. Sapevo dell’interesse del Catania, ma sabato mattina parlando col presidente avevo capito ci fossero i presupposti perché restasse: è stato fatto di tutto, ma c'è stata la volontà del giocatore e non posso intervenire sulle volontà altrui.
Ora Maniero è il passato, come è stato per Guana. Non mi sento tradito, siamo professionisti e le difficoltà devono rafforzarci.”
Sul modulo e sul sostituto
“Non cambieremo modulo, proseguiremo col 4-4-2, quindi abbiamo bisogno di una prima punta che aiuti Melchiorrri per fargli esprimere le sue qualità: sia lui che Da Silva sono seconde punte, serve un attaccante che però giochi per la squadra e che non sia solo un finalizzatore.
Ferrari del Modena non mi dispiace, fra Ardemagni e Caracciolo meglio il secondo”
Su Bjarnason
“Non ha chiesto di essere ceduto, ma è ambizioso; è cresciuto molto e non è detto che vada via”.
Sulla difesa
“Per il terzino Murrru è la prima scelta fra i giovani, anche se non gioca da un po’, vediamo anche qualcun altro più esperto. Pesoli non penso andrà via, Cosic solo se chiederà di giocare di più. Rea? Se ci sarà qualche uscita vedremo”
Su come ha ritrovato la squadra
“L’ho ritrovata bene, non abbiamo fatto un richiamo, ma lavorato intensamente a Roma. A Trapani sarà fondamentale l’atteggiamento”.
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Inserita il: 14/01/2015
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