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INTERVISTA A ERALDO MANCIN

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Il difensore (terzino) veneto Eraldo Mancin è nato a  Polesine Camerini di Porto Tolle (Rovigo) il 18.04.1945 (altezza 174 cm e peso 68 kg).
I suoi esordi professionistici partono dlla serie B con il Venezia nelle stagioni 1963-64 (15 presenze) e 1964-65 (28 presenze).
Dopo la maglia dei lagunari Mancin si sposto' a Verona (stagione 1965-66) dove, sempre in serie B, colleziono' 25 presenze e una rete.
La stagione successiva lo vide di ritorno al Venezia in seie A, nel campionato 1966-67, e nella massima serie colleziona 32 presenze.
L'anno successivo Eraldo Mancin approda a Firenze e nel suo primo anno in maglia viola, sempre in serie A, fa registrare 22 presenze e una rete.
Nella stagione 1968-69 vinse lo scudetto italiano con la Fiorentina disputando 29 gare su trenta e mettendo a segno una rete.
Dal 1969 al 1975 gioco' con la maglia del Cagliari collezionando 114 presenze e 5 reti e vincendo lo scudetto nella stagione 1969-70. Eraldo Mancin, che si era guadagnato la fama di "portafortuna" avendo vinto due scudetti consecutivi con Fiorentina e Cagliari
 
E' stato forse l'unico terzino in Italia a segnare una tripletta: accadde al Sant'Elia nel 4-1 contro il Verona, il 23 maggio 1971. Dopo l'esperienza Cagliaritana, Mancin, nel 1975-76 in occasione del mercato di ottobre venne acquistato dal Pescara Calcio militante in serie B e allora guidato da Domenico Tom Rosati.


A Pescara Mancin trovò l’ambiente ideale per concludere al meglio gli ultimi anni della sua carriera. Malgrado problemi di natura fisica dovuti ai postumi di un infortunio subito a Cagliari, contribuì nella stagione 1978-79 alla promozione in serie A della squadra abruzzese dimostrandosi un utile jolly difensivo in grado di coprire diversi ruoli a seconda delle esigenze tattiche.


Con la maglia biancazzurra ha totalizzato 74 presenze in 4 stagioni (tre di serie B e una di serie A) dal 1976 al 1979. Concluse la sua attività agonistica nel 1979-80 nelle file della Mestrina in serie C2.



 
INTERVISTA DI SOLOPESCARA.COM A ERALDO MANCIN
Giugno 2007


ERALDO MANCIN HA INIZIATO A GIOCARE A CALCIO...
Dunque io ho cominciato a giocare a Venezia nell'anno 1963 e ho fatto un anno di settore giovanile che allora si chiamava DIMARTINO e che è in pratica la Primavera di adesso. Erano i giovani che aspiravano ad andare in prima squadra.


ADESSO SI OCCUPA DI
Mi occupo del settore giovanile di una squadra vicino a Mestre che si chiama Favaro Veneto.


CI PARLI DELLA SUA CARRIERA E DI COSA HA VINTO.
In carriera ho vinto due scudetti con Fiorentina e Cagliari.
Ho iniziato la carriera al Venezia nel 1963 e l'anno dopo 63-64 ho debuttato in serie b a 18 anni sempre nel Venezia. Ho fatto il girone di ritorno al Venezia con 28 presenze e poi l'anno dopo sempre in serie B sono andato a Verona, mentre ero tra l'altro militare, e poi sono tornato a Venezia nel 67 in serie A.
Poi da Venezia sono andato a Firenze sempre in serie A, dove sono rimasto due anni e lì nel 68-69 ho vinto lo scudetto.
Dopo Firenze sono andato a giocare nel Cagliari nella stagione 69-70 e anche lì ho rivinto lo scudetto.
A Cagliari sono rimasto circa sei anni fino al 1975 e mi sono trovato molto bene. Purtroppo gli infortuni non mi hanno permesso di giocare molto.


QUANDO è INIZIATA LA SUA AVVENTURA CON IL PESCARA CALCIO E COME
Nel campionato precedente contro il Milan mi ero fratturato una caviglia e sembrava che non potessi più giocare al calcio quindi il Cagliari mi mese in lista di trasferimento. Dopo cinque o sei mesi mi sono ripreso e il Cagliari mi ha praticamente venduto al Pescara.


QUINDI IL SUO TRASFERIMENTO AL PESCARA E' STATO CAUSATO DA UN INFORTUNIO?
E si, sono arrivato a Pescara nel novembre del 1975 con Tom Rosati.


QUALE GIOCATORE RICORDA NEGLI ANNI PESCARESI?
Ne ricordo parecchi. Per esempio Bortolo Mutti, che adesso allena ma anche, De Biasi, De Marchi, Repetto, Orazi e tanti altri.
Li ricordo tutti con tanta nostalgia.


CON QUALI GIOCATORI HA LEGATO DI PIU'?
Premetto che eravamo un bel gruppo che è riuscito a dare buoni risultati e a centrare la serie A.
Io abitavo a Montesilvano in quel periodo, avevo la casa la, e con me in zona c'erano Grop, Repetto, Orazi... insomma eravamo tutti quanti vicini.
In ogni caso, ripeto, eravamo un bel gruppo.


QUALE GIOCATORE RICORDA PER TASSO TECNICO
Per tasso tecnico sicuramente Orazi che era uno dei migliori.


ROSATI, CADE' E ANGELILLO
Il primo anno sono arrivato e c èra Tom Rosati, poi Cade', mi pare per due anni, e poi Angelillo Valentino.
Rosati era una persona squisita molto autoritario, il classico abruzzese che quando vuole una cosa la ottiene con le buone o con le cattive.
Cadè era una persona molto piu' locuace e molto più tranquilla, anche lui naturalmente un ottimo allenatore, che sapeva ottenere le stesse cose in modo diverso. Tanto è vero che con lui andammo in serie A.
Angelillo lo ricordo benissimo perché tra l'altro lui si confidava molto con me perché io ero il veterano, il più anziano di tutti, ed era una persona squisita.
Una persona che io ricordo con tanto affetto.


CON CHI SI E' TROVATO MEGLIO?
Io direi che tutto sommato, in base alla mia esperienza, mi sono trovato bene con tutti quanti.
Con me non è che facessero chissà cosa. Io ero un giocatore che era ormai alla fine della carriera e che sapeva esprimersi in una certa maniera in tutti i ruoli in fase difensiva.
Tanto è vero che da terzino sono passato a fare il libero quando ancora cèra questo ruolo. Con Cade' ho fatto tante partite da libero e stessa cosa con Angelillo.


DOVE ANDO' A GIOCARE DOPO PESCARA?
Allora c èra il presidente Capacchietti, che ricordo aveva un grande ingrosso di giocattoli, e nel 1979 a termine campionato rimasi d'accordo con lui e con Marinelli che sarei rimasto a Pescara per occuparmi del settore giovanile.
Fatto sta che quell'anno Capacchietti vendette la società ad un costruttore locale (Caldora) e di conseguenza cambiò tutto.
In pratica poi non sono più rientrato a Pescara.
Mi ero anche interessato per comprare casa a Pescara ed ero felice di rimanere lì visto che era una città che m i piaceva.
Invece mi fu restituito il cartellino. Avevo ormai 35 anni e decisi allora di tornare a Mestre, dove abito tutt'ora, e giocai un ultimo anno con il Mestre in C2 che allora si chiamava Mestrina con l'allenatore Giorgio Rumignani.
Nel Mestre nell'anno 1979-80 rotto o non rotto giocavo quasi sempre e su trenta partite credo di averne disputato 24 o 25.


RICORDA UN EPISODIO LEGATO ALLA SUA ESPERIENZA A PESCARA
GLI episodi più belli che ricordo a Pescara sono quelli legati agli spareggi. Ricordo la cornice di Bologna.


Al Dall'Ara di Bologna, nella gara decisiva diretta da Gonella (in seguito arbitro della finale mondiale del 1978), il Pescara venne seguito da oltre 30.000 spettatori per un esodo tra i più imponenti visti in tutta Italia.

Ancora oggi ricordo con affetto quei momenti. Ho vinto 6 campionati: Mantova, Verona, Ancona, Bologna e Reggiana, ma la promozione del Pescara ha certamente un sapore diverso rispetto a tutte le altre.


QUAL'E STATO IL SUO RAPPORTO CON I TIFOSI
Non ho mai avuto problemi con i tifosi. Io sempre stato una persona mite e non ho mai cercato di andare oltre. Al Dall'Ara di Bologna, nella gara decisiva diretta da Gonella (in seguito arbitro della finale mondiale del 1978), il Pescara venne seguito da oltre 30.000 spettatori per un esodo tra i più imponenti visti in tutta Italia.
Ancora oggi ricordo con affetto quei momenti. Ho vinto 6 campionati: Mantova, Verona, Ancona, Bologna e Reggiana, ma la promozione del Pescara ha certamente un sapore diverso rispetto a tutte le altre».


SEGUE ANCORA LE VICENDE DEL PESCARA CALCIO?
Si seguo le vicende del Pescara anche perché a Pescara ho tanti amici tra i quali il trevigiano De Marchi che giocava con me nella stagione 1975-76.


QUANTO E' CAMBIATO IL CALCIO.
Purtroppo il calcio è cambiato totalmente nel giro di 15-20 anni. Da quando ho smesso io ad oggi ce' un abisso. Allora si poteva dire che cèra il calcio. Oggi solo business. Prima di tutto il business poi tutto il resto. Il calcio è totalmente cambiato, ma non soltanto sotto il profilo economico ma anche sotto quello tecnico-tattico. Adesso in campo si va all'eccesso su tutto. Una volta si ragionava di più mentre adesso si gioca tutti e sempre al 100% anzi al 110%!.
Tutti gli infortuni che ci sono adesso una volta non c'erano.


SALUTI FINALI
Si desidero fare gli auguri a tutti voi e a tutti i tifosi del Pescara.



La carriera di Eraldo Mancin.
stagione Squadra serie pres reti
1963-64 Venezia B 15 -
1964-65 Venezia B 28 -
1965-66 Verona B 25 1
1966-67 Venezia A 32 -
1967-68 Fiorentina A 22 1
1968-69 Fiorentina A 29 1
1969-70 Cagliari A 8 -
1970-71 Cagliari A 28 4
1971-72 Cagliari A 21 1
1972-73 Cagliari A 25 -
1973-74 Cagliari A 15 -
1974-75 Cagliari A 17 -
1975-76 Pescara B   -
1976-77 Pescara B   -
1977-78 Pescara A   -
1978-79 Pescara B 28 -
1979-80 Mestre C2 25 -
         


 

Visto: 4915 volte - Inserita il: 20/06/2007 Voto medio > 0
 
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