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Pescara Calcio Tifosi - Pescara Rangers - Storia
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  I TIFOSI DEL PESCARA
 
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  LA CITTA' DI PESCARA

 

I Pescara Rangers nascono nel Novembre del 1976
L'idea di creare un vero e proprio gruppo ultras organizzato a Pescara nacque grazie al grande entusiamo di un gruppo di giovani mentre il Pescara lottava, per la prima volta nella storia, per la serie A.
Quella decina di giovanissimi amici, che dal 1971 seguiva le partite con il Club Fedelissimi (gruppo che guidava il tifo pescarese), decise che era giunta l'ora di fondare un nuovo gruppo per superare nei concetti e nei progetti il "vecchio" tifo pescarese.
Una volta deciso il distacco dai fedelissimi, in concomitanza con la nascita di altri grandi gruppi ultras in Italia,
quei giovani chiesero un primo aiuto e supporto ad Angelo Manzo, il maggior esponente della tifoseria pescarese, che già guidava il famoso Club Excelsior, giovane anch'esso ma già frequentatissimo e punto di riferimento.
Manzo dal canto suo si rende immediatamente disponibile e con il suo entusiasmo e quello dei suoi più stretti collaboratori, lo stesso Club assume la denominazione di Club Excelsior - Pescara Rangers.
Il nome, scelto dallo stesso Angelo Manzo, indicava sia la sezione "adulti" che il Pescara Rangers per la sezione "giovani".
Detto Club si imporrà presto come grande realtà del tifo pescarese grazie a un'organizzazione assolutamente esemplare sostenuta da personaggi appassionati come lo stesso Angelo Manzo in primis e il presidente di allora della Pescara Calcio Gianni Capacchietti.

il logo dei Pescara Rangers

Il gruppo brucia le tappe e raccoglie subito successi e nel giro di un solo anno diventa il gruppo ultras più ammirato, invidiato e tra i più temuti d'Italia.
All'inizio però, la denominazione di Rangers non convinceva molto i giovani del gruppo; in tutta Italia non esisteva alcun altro gruppo con tale nome e quindi non sembrava appropriato.
Fortunatamente tutti i tentativi di cambiare denominazione furono ostacolati e pazientemente annullati da Angelo Manzo, al quale, tra gli altri, va il grandissimo merito di aver letteralmente inventato questa denominazione per il tifo italiano.
A conferma di ciò poco dopo altre tifoserie cominciano ad assumere il nome Rangers. Questo avviene a Pisa, Empoli, Genova e tanti altri gruppi.
Ad Angelo Manzo va quindi il merito di aver inventato questa denominazione con l'originalità di avere il nome della città davanti: PESCARA RANGERS.

Dalla loro nascita del Novembre 1976, i Pescara Rangers rimangono per varie partite casalinghe nel settore dei distinti dello stadio adriatico, in affiancamento ai vecchi Fedelissimi.
Ben presto però la divergenza d'ideale e nell'intendere il tifo portò il gruppo alla decisione di cambiare settore, allo scopo di renderci più riconoscibili e, allo stesso tempo, verificare come avrebbe risposto il pubblico pescarese alle sollecitazioni innovative.
Il suggerimento di Angelo Manzo fu quello di trasfere i giovani Rangers nella parte superiore della tribuna per spargere il tifo in tutto lo stadio, considerando che nei distinti c'erano i fedelissimi, e le curve erano già calorose di per sé.
Nella, partita Pescara-Como, del Marzo 1977 i Rangers si presentano ufficialmente ed in maniera del tutto autonoma, come traino del tifo Pescarese, insieme al neonato gruppo "Ultras".
I risultati furono subito soddisfacenti. I Rangers partiti con un gruppo che, in totale, raggiungeva si e no le 150 unità, arrivarono a fine campionato e ai successivi memorabili spareggi di Terni e Bologna, con il gruppo composto da circa 1000 unità, riuscendo pienamente nell'intento di dare una svolta al tifo Pescarese.
Dopo la promozione in serie A, lo Stadio Adriatico fu ampliato iniziando dalla Curva Sud, e il gruppo fu costretto a trasferirsi in Curva Sud per tutto il campionato di serie A 1977/78, mentre i Fedelissimi rimasero dapprima nei Distinti, e poi in Curva Nord, a lavori terminati.
La svolta e l'assetto definitivo avvenne l'anno successivo. Con lo stadio ormai terminato, la Curva Nord tornò definitivamente ad essere il tempio del tifo Pescarese, come già nelle intenzioni di qualche anno prima, presidiata dai PESCARA RANGERS e dai vecchi Fedelissimi che avevano appena cambiato denominazione in Ultras, mentre i vecchi Ultras si erano definitivamente uniti ai Pescara rangers con un unico nome e striscione.
La squadra allenata da Angelillo vince il campionato di serie B e la riconquista della serie A dopo lo spareggio contro il Monza a Bologna racconta dello storico esodo di 40000 pescaresi al seguito della squadra.
Grazie anche al successo per la serie A, all'entusiasmo, all'esperienza acquisita nel frattempo, i Pescara Rangers diventano i protagonisti della curva e del tifo organizzato.
 
Con la retrocessione in B del 1980, ed il mancato immediato ritorno in Serie A, inizia il calo del consenso tra i tifosi e le presenze in curva.
La grande delusione riduce il gruppo della quasi metà dei suoi sostenitori attivi ma quando arriva addirittura la retrocessione in serie C del 1982, con l'umiliazione di 12 sconfitte consecutive per il Pescara Calcio, il modo della tifoseria pescarese subisce un tracollo epocale.
Tutti i gruppi, ad eccezione dei Pescara RANGERS si sciolgono.
Rimane lo zoccolo duro della tifoseria che si raggruppa sotto lo striscione dei PESCARA RANGERS.
Il gruppo superstite composto di circa 300 unità nelle partite casalinghe, riusciva quasi sempre a trovare 60/70 persone per le trasferte.
Di quegli anni si ricordano le trasferte di Terni, Livorno, Ancona, Nocera, Benevento e Caserta dove il Pescara grazie anche ai propri sostenitori riconquista la Serie B.
Con la serie B del campionato 1983/84 i PR, tornano ad essere un buon gruppo guidato dai giovani provnienti dalle "seconde linee" che sostituiscono gradualmente i vecchi capi fondatori.
Contribuì ad incentivare il ricrearsi dell'entusiasmo anche l'imprenditore Gino Pilota che in vista del suo ingresso in società cercò di accattivarsi le simpatie degli Ultra, contribuendo economicamente all'organizzazione delle trasferte, di alcune coreografie e all'acquisto di un nuovo striscione.
Il numero dei tesserati crebbe superando quota 500.
Gli anni 80 in generale segnano un periodo di transizione che ha lo scopo di mantenere in vita la curva come meglio si può, compito caricato sulle spalle dei soli PESCARA RANGERS, poiché anche i cugini Ultras si sciolgono definitivamente ed alcuni dei loro capi si uniscono ai RANGERS stessi.
Nonostante il periodo grigio, il gruppo riesce ugualmente a lanciare in campo nazionale un'innovazione che poi sarà puntualmente copiata da molte tifoserie, a testimonianza del successo della stessa.
Si tratta dello striscione nero con la scritta bianco-celeste-blu, striscione che oggi con i colori di ciascuna società si può trovare in quasi tutti gli stadi d'Italia.

i pescara rangers

Nel Campionato 1984/85 il Pescara offre un calcio spettacolare che riavvicina la gente allo stadio. Dopo una stagione discreta nel campionato 1985/86, il Pescara guidato da Catuzzi, tra risultati altalenanti arriva alla retrocessione.
Si accende un periodo di forti tensioni e contrasti tra presidente e allenatore con la tifoseria a causa della serie C che fa esplodere il malcontento dei pescaresi.
La stagione pero' riserva delle sorprese: il Palermo non può iscriversi al campionato di serie B e il Pescara viene ripescato!
E' il segnale preciso che la rinascita è alle porte ed infatti alla scadenza del decimo anniversario dei RANGERS arriva l'altrettanto indimenticabile Campionato 1986/87, il quale vede ricrearsi una Curva Nord semplicemente fantastica ed incredibilmente numerosa, grazie all'attività eccellente delle "seconde linee".
Dopo la deludente stagione avutasi l'anno precedente e dopo alcuni anni di letargo sportivo si risveglia l'entusiasmo tra i tifosi e già alla prima di campionato, ci saranno oltre 10000 persone all'Adriatico.
La Stagione 1987/88 che vede protagonisti Junior e Galeone registra un pubblico entusiasta e il Pescara centra l'obiettivo salvezza.
Nella stagione 1988/89 Tifosi in delirio, formazione competitiva, Galeone a guidarla, la serie A.
I risultati del girone di andata sono sbalorditivi e favoriscono l'entusiasmo: al "giro di boa" il Pescara si trova in zona uefa!
Quello che succede poi in 15 partite non è facile da spiegare e i biancazzurri perdono 15 partite terminando senza vittorie la seconda fase di campionato.
Negli anni 1989/90 i PR si rendono protagonisti di pesanti contestazioni ai vari Castagner e Mazzone fino a quando a Pescara fa il suo ritorno il "Gale" che centrò la seconda sua promozione (la quarta del Pescara) nell'anno 1991/92.
Di conseguenza la Nord, ed i Rangers, tornarono nuovamente alla ribalta nazionale per presenze, assiduità e organizzazione.
Il club in quegli anni toccò record forse mai più raggiungibili, (1500 tesserati); erano i tempi del Bar Montecarlo: da lì partivano in quel periodo le iniziative dei Rangers.
Il Pescara in quell'anno di A a metà del girone di andata era già retrocesso, con seguito di scandali per maghe e intercettazioni telefoniche.
A Galeone subentra Vincenzo Zucchini che sarà confermato per la stagione successiva 1993/94 insieme a Eugenio Corelli.
I Rangers in quel periodo, nonostante la retrocessione, e la penalizzazione di 3 punti, non si persero d'animo, riuscendo ad organizzare il tifo in curva nord e portare più tifosi possibili in trasferta.
Ci furono pesanti contestazioni verso la dirigenza e dalla serie A del 1992 il Pescara arrivò a rischiare di nuovo la C1.
A salvare tutti ci penò Rumignani e la mitica trasferta a Cosenza.

In questi anni il ritrovo dei PR era presso il bar Le Nazioni e con la stagione 1994/95 ci fu l'apertura di una propria sede in Via Puccini.
Si arriva quindi al 1994/95 che fu un anno turbolento per i Rangers, con il Pescara sempre nei bassifondi della classifica e con l'arrivo di Franco Oddo sulla panchina a sostituire Rumignani.
Tra i PR si arrivò a pesanti screzi nel direttivo e, dopo alcune riunioni, si costituì il VECCHIO RANGERS, inteso come un ritorno alle origini, più che come un rinnovamento.
Decisione maturata per la volontà di cambiare concezione e struttura del club.
I Vecchi Rangers ripartirono condannando la commercializzazione dei club che avevano portato al disunimento della tifoseria e all'abbandono delle generazioni più vecchie, con l'intento di formare un vero gruppo con un numero di aderenti limitato per sostenere la squadra e l'immagine della città.
Passò poco che sul neonato gruppo rifondato si abbattè la scure delle diffide che di fatto dimezzò l'organico.
Da quel momento, per un anno, venne esposto lo striscione Rangers rovesciato per rispettarele numerose diffide subite, ed in trasferta i PR decisero di non portare lo striscione.
Con lo scadere delle diffide le fila si ricomposero e il teatro dei ritrovi diventò il Bar Silvan (1995/96).
Era il Pescara di Oddo, che da campione d'Inverno, si salvò alle ultime giornate. Da ricordare le trasferte di Reggio Emilia, Benevento e Parma (col Cesena).
Nel corso della stagione 1995/96 i Rangers tornarono ad essere un gruppo compatto e venne riadottata la classica denominazione Pescara Rangers.
Nel 1996, l'anno del ventennale, furono molte le iniziative del gruppo e tanti i successi.
Tra tutti oltre alla realizzazione di sciarpe, cappelli e un libro ci fu l' organizzazione della festa per il ventennale che vide la partecipazione della squadra del Pescara del 1976 al gran completo.
In quel momento l'età media del gruppo era di 25-26 anni, ma si riuscì a formare anche una nuova guardia grazie ad una ventina di ragazzi dai 15 ai 18 anni.

la vecchia sede dei Pescara Rangers

Nel 1997 ci fù la storica apertura della sede in Via Messina.
La sede dei Pescara Rangers divenne presto un vero e proprio punto di riferimento del tifo pescarese fulcro di incontro e di dibattito.
Mentre il Pescara Calcio vede in panchina prima Rossi e in seguito di Viscidi (1997/98) molti vecchi Rangers abbandonano il gruppo che continua la sua storia grazie all'apporto dei ragazzi della nuova guardia.
Nell'ottobre del 1998 con il mondo delle tifoserie in crisi arriva la svolta.
Dopo alcune riunioni tra tutti i gruppi della nord le storiche tifoserie pescaresi decidono di ritornare alle origini unendosi sotto il guerriero dei Rangers. In curva nord da quel momento rimangono i PR e i Bad Boys.

Dopo un inevitabile periodo di rodaggio per assemblare e cementare le diverse mentalità i nuovi Rangers contribuirono ai successi della squadra e come sempre a tenere alto il nome della città.
Quell'anno infatti i biancazzurri sfiorarono la promozione per un punto.
L'anno successivo nel corso della stagione 1999/2000 in riva all'Adriatico torna Galeone.
L'inizio del nuovo secolo porta per i PR il cambio della sede ed un'organizzazione sempre in cerscendo, grazie al rientro di esponenti della vecchia guardia che fungono da supervisori ai più giovani.
Nel 2001 il gruppo festeggia il venticinquennale ma per il Pescara Calcio arriva la retrocessione in C1.

Sempre nel 2001 i Rangers si rendono protagonisti della contestazione "Anti-Scibilia". O oltre a striscioni di protesta contro il Presidente Calabrese, portati anche in tasferta, i Rangers raduna migliaia di pescaresi in una manifestazione nel centro cittadino.
Quello che piu' irritava i tifosi in generale e i gruppi organizzati in particolare di quegli anni non era tanto il dover assistere a campionati mediocri ma l'arroganza attribuita al duo dirigenziale Scibilia-Olivieri. A loro è attribuita una famosa dichiarazione:

Nel Marzo del 2004 l'intera curva nord pescarese è colpita da un pesante lutto. Muore l'indiscusso leader dei PR Stafano Paravia; per tutti "Paravia il Guerriero".
Dalla successiva gara casalinga con il Torino compare in curva nord uno stupendo stendardo a lui intitolato che riporta il suo volto concitato in un urlo di incitamento e la scritta "Paravia".
Sempre con il Torino Paravia è stato ricordato con striscioni quali "L'ultimo saluto da chi non ti dimenticherà... Ciao Stefano" e "Ciao Guerriero" entrambi belli e di dimensioni appropriate.

Dal maggio del 2004, a causa dello scioglimento dei Bad Boys, restano l'unico gruppo organizzato della curva nord, l'unico a portare in giro per l'Italia il nome della nostra città.
Ecco il loro comunicato del maggio 2004
"Dalla partita Pescara-Napoli in CURVA NORD c'è una rilevante novità: il nostro gruppo da quella partita è il gruppo unico della Curva. Gli Ultras nascono a Pescara nel 1976 proprio con i Rangers. Da allora se ne sono viste di tutti i colori ed in ogni circostanza lo striscione Rangers l'ha fatta da protagonista, in ogni circostanza il gruppo, nel bene e nel male, è stato presente. In seguito Pescara, come tutte le altre città del resto, ha conosciuto diversi gruppi, più o meno importanti e più o meno vitali. Inutile ricordarli tutti, ma utile e necessario ricordare che nell'anno 1998 tutti i gruppi hanno deciso di riunirsi sotto il glorioso nome che aveva fatto conoscere Pescara in ogni dove, quello dei Rangers, il nostro appunto.Per tutti i gruppi allora esistenti non fu facile abbandonare nomi e striscioni a cui avevano legato la propria storia, ma tutto fu fatto per il bene della Curva, che rischiava, con tante frammentazioni, di andare allo sbando. A tale progetto di fusione dell'intera Curva non aderì il gruppo dei Bad Boys . Negli anni successivi alla fusione si è creata così una curva a due gruppi. Momenti di silenziosa rivalità si sono alternati a momenti di reale collaborazione, ma col tempo le incomprensioni e le differenze di vedute sono uscite fuori con tutta la loro prepotenza e con tutta la loro complicatezza. Noi Rangers abbiamo ritenuto, per il bene di tutta la Curva e nostro, che la convivenza con tale altro gruppo non potesse più andare avanti, che le differenze che domenicalmente rifiorivano in Curva non potevano che portare ad una situazione sempre più tesa ed irreversibile. Abbiamo pertanto invitato i Boys a lasciare la Curva, considerando soprattutto che il loro gruppo aveva oramai persa per strada tutta la forza vitale, forza vitale che negli anni lo aveva contraddistinto, portandolo ad essere uno dei gruppi trainanti della Curva.Nonostante gli scarsi risultati della squadra e nonostante le tantissime diffide che minano la nostra attività, riteniamo di avere tutta la forza necessaria per trascinare la nostra Curva, riteniamo di poter essere guida della Curva, proprio perché sappiamo ritrovare le stesse motivazioni di quei ragazzi che ventotto anni fa dietro al nostro nome seppero costruire un MITO!"

 il logo dei Pescara Rangersstriscione marco mazza

Nel gennaio 2006 muore Marco Mazza detto "Bubù" all'età di 39 anni. La scomparsa del "Condottiero" raduna ai funerali del 12 gennaio piu' di duemila persone. Il feretro giunto sotto La Curva Nord dello Stadio Adriatico viene salutato da tantissimi tifosi e da tanta gente comune. In prima fila gli striscioni dei gruppi ultras arrivati da tutta italia e attorno a Marco si stringono anche i calciatori, il tecnico Sarri e dirigenti della Pescara calcio.
La Curva Nord dello Stadio Adriatico che lo ha visto tante volte protagonista dopo averlo salutato per l'ultima volta dal 13 Gennaio 2006 porta il suo nome. Il nome dell'ultimo guerriero: "Curva Nord Marco Mazza".

Nell'Agosto 2006 i Pescara Rangers festeggiano trent’anni di vita e di curva nord.
Venerdì 28 e sabato 29, nei locali dell’ex mercato ortofrutticolo di Pescara, si svolge la grande festa del club nella quale si ritrovano i protagonisti di mille avventure.
Nella festa, a cui partecipano gruppi di rappresentanza di alcune tifoserie italiane, non mancano attimi di commozione quando vengono ricordati Marco Mazza e altri componenti storici scomparsi. In occasione del trentennale vengono anche realizzate delle sciarpe commemorative che nella parte retrostante riportano la scritta "OLD STORY".

Il 4 dicembre 2016, in occasione della gara Pescara - Cagliari, a inizio partita i Pescara Rangers organizzano una suggestiva coreografia in curva Nord per celebrare i 40 anni di vita.


il logo dei Pescara Rangers

Nell'Agosto 2008 i Pescara Rangers inaugurano la nuova sede che su un lato mostra le immagini fiere di Marco Mazza e Stefano Paravia nell'urlo guerriero.

la nuova sede dei Pescara Rangersla nuova sede dei Pescara Rangers

il logo dei Pescara Rangersil logo dei Pescara Rangers 

 

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