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Ricorrenza del: 01/06/2011

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CALCIOSCOMMESSE: NUOVO SCANDALO

 

Le classifiche rischiano di essere riscritte. Il Piacenza: «Stop a playoff e playout, non siamo sereni». Il pm Palazzi già al lavoro. Abete: «Figc parte civile»

ROMA
L'effetto della scossa. Il mondo del calcio si chiede fin dove e con quali conseguenze si allungherà l'onda sismica partita dalla Procura della Repubblica di Cremona, che ieri ha portato alla luce l'ultimo scandalo scommesse. Il principio e l'applicazione della responsabilità oggettiva orienta gli stati d'animo delle società: c'è chi spera e chi trema, perché a priori non si può escludere la riscrittura delle classifiche. Alla stessa stregua, però, si rischia di innescare semplici illusioni: la serie B offre il quadro più complesso, legare al destino dell'Atalanta i sogni da A delle squadre che sono arrivate dietro, può tramutarsi in un azzardo. Sul tempo, poi, si gioca come sempre gran parte della partita: «Fate in fretta» è la supplica che una volta ancora si è vista già recapitare la giustizia sportiva.

Responsabilità oggettiva
Sin da oggi rischiano il deferimento le società nelle quali militano i tesserati implicati nella vicenda. Il codice di giustizia sportiva parla chiaro: «Le società sono presunte responsabili degli illeciti sportivi commessi a loro vantaggio da persone a esse estranee», si legge sul regolamento all'articolo 4. E visto che nello sport l'onere della prova è ribaltato rispetto alla giustizia ordinaria, spetterebbe ai club dimostrare la totale estraneità all'illecito. L'avvocato Mattia Grassani, esperto in materia, chiarisce la misura del rischio: «Laddove le società abbiano tratto beneficio da situazioni illecite dovute a tesserati e soggetti terzi, ne consegue anche una responsabilità che può essere oggettiva o diretta e può portare a sanzioni che vanno dal minimo di una penalizzazione al massimo di una retrocessione». Fiuta il pericolo, il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, ma allo stesso tempo si dice «fiducioso che le società siano estranee, almeno da quanto è emerso fin qui». Tuttavia lo stesso Abodi è cosciente della minaccia che incombe su «società gestite da persone per bene. Per questo l'iter della giustizia dovrà essere celere. Soprattutto, ci sarà bisogno di fare pulizia, con durezza. L'intera impalcatura calcistica deve essere tutelata».

Giustizia sportiva: i tempi
Il procuratore Palazzi ha già preso contatto con la magistratura di Cremona e aperto un'inchiesta: sul suo tavolo c'è un fascicolo di 611 pagine da studiare e la bozza di un piano di audizioni da far scattare il prima possibile. Il calendario verrà messo a punto a breve, ma il fatto che per alcuni dei soggetti coinvolti sia scattata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, potrebbe comportare difficoltà e ritardi. Il capo degli 007 della Figc è oberato di lavoro (con tutto l'ingombro delle vicende legate a Moggi e a Calciopoli bis), l'obiettivo è quello di arrivare ad una sentenza entro un mese e mezzo, come avvenne con Calciopoli nel 2006. «La Figc si costituirà parte civile. Abbiamo bisogno di acquisire prove e certezze per poter passare a dei giudizi sportivi ed è ovvio che in questa fase l'azione sia in mano alla giustizia ordinaria: servono intercettazioni, controlli bancari, non è il nostro turno», lo smarcamento provvisorio del presidente della Figc Giancarlo Abete.

I playoff si disputeranno
«I playoff e i playout si svolgeranno normalmente»: Abete ha ribadito che non ci saranno ripercussioni sul calendario della fase finale di serie B, che scatterà oggi. La notizia non è stata accolta con favore dalle società impegnate. Il più riluttante al fischio di inizio è l'amministratore delegato del Piacenza. Il 3-0 subito dall'Atalanta è uno dei risultati finito sotto la lente d'ingrandimento della giustizia: il difensore degli emiliani, Carlo Gervasoni, avrebbe aiutato Cristiano Doni a confezionare il risultato con un fallo da rigore: «Chiediamo alla Federazione e alla Lega Calcio di rinviare playoff e playout in serie B. Il momento è talmente grave che manca, non solo a noi, la necessaria serenità», la richiesta di Maurizio Riccardi.

Quali ripercussioni?
Diritti in gioco. Le società coinvolte nello scandalo rischiano. Le altre sperano. I precedenti in materia non aiutano, soprattutto di fronte al sistema dei playoff. Nel caso in cui non riuscissero a dimostrare la propria estraneità, i club coinvolti potrebbero andare incontro a penalizzazioni. E le classifiche potrebbero essere riscritte. Per quanto riguarda la promozione in serie A, si può già escludere il sistema dei ripescaggi per meriti sportivi: in sostanza, se verrà punita l'Atalanta, la Samp non avrà motivo di cullare sogni. Il criterio, viceversa, sarà quello della classifica a scalare in base alle eventuali penalizzazioni. Resta l'interrogativo più grande: se le colpe emergeranno quando il campo avrà emesso già le ultime sentenze della B, come si porrà la Figc di fronte al diritto a prendere parte ai playoff che Livorno e Torino avrebbero potuto vantare?




Scandalo scommesse nel calcio
Indaga anche la Figc. Play off a rischio

Il procuratore federale ha chiesto gli atti al pm di Cremona. Il Foggia chiede la sospensione dei campionati. Doni nega responsabilità.

Indaga anche la Figc sul nuovo scandalo delle scommesse nel calcio. Il procuratore federale Stefano Palazzi, infatti, ha telefonato al pm di Cremona Roberto Di Martino per chiedere l'invio degli atti dell'inchiesta che scuote il mondo del calcio e ha portato all'arresto di 16 persone, tra cui Beppe Signori ed altri calciatori, e mette a rischio l'esito dei campionati di B e Lega Pro. Ora gli inquirenti puntano i riflettori anche sulla serie A.


FASCICOLI IN FEDERCALCIO Come anticipato ieri dalla Figc è iniziata la collaborazione fra il procuratore federale Stefano Palazzi ed il Pm Roberto di Martino, titolare dell'inchiesta di Cremona. Palazzi ha infatti richiesto l'invio a Roma degli atti. Il primo passo ufficiale dell'indagine della Figc. Già ieri, Palazzi aveva formalmente aperto un fascicolo al riguardo.


PLAY OFF A RISCHIO Si attendono anche possibili ripercussioni a livello sportivo con i campionati terminati o in via di chiusura. Il Foggia ha chiesto la sospensione dei playoff del campionato di Lega Pro: "In riferimento all´ordinanza del tribunale Ordinario di Cremona inerente l´inchiesta sul calcio scommesse denominata 'Last bet', l´US Foggia Spa, visto il coinvolgimento di numerose squadre del girone B di Lega Pro, e certa, di conseguenza, che l´inchiesta della giustizia sportiva, sicuramente libera da condizionamenti ambientali di tifoserie interessate, porterà alla sospensione dei play-off e al congelamento delle promozioni dirette, sta valutando di convocare l´intera rosa del calciatori e lo staff tecnico, così da essere pronta a giocarsi in qualsiasi momento i play-off contro formazioni che, come il Foggia, si giocano le gare sul campo e non a tavolino. Le sanzioni inerenti eventuali irregolarità dell´attuale campionato non possono essere scontate in futuro, ma vanno applicate al torneo in corso", si legge in una nota emanata dalla società pugliese.


ZEMAN: SONO SCHIFATO Il tecnico boemo del Foggia, Zdenek Zeman, ha chiesto alla sua società alcuni giorni per riflettere. Il tecnico che da sempre punta il dito contro comportamenti antisportivi nel calcio, è apparso più disteso al termine di un lungo colloquio in cui la dirigenza rossonera ha cercato in tutti i modi di capire e convincerlo a restare alla guida della società. "Zeman è schifato da tutto quello che è venuto a galla oggi", ha spiegato l'avvocato Ciarambino, legale del Foggia, ieri sera nella sala stampa dello Zaccheria. Il riferimento è allo scandalo scommesse che sta scuotendo il mondo del calcio, gettando ombre sulla regolarità dei campionati di serie B e LegaPro. "È stanco di questo calcio. Noi avevamo già denunciato pubblicamente strani movimenti attorno a tante gare, tanti risultati di fine stagione non ci hanno convinto, sapevamo quello che stava accadendo, e l'indagine della magistratura non ha fatto altro che confermare tutto quello che già per noi era certo", ha proseguito Ciarambino. "Ed è proprio la consapevolezza di tutto questo, unita alla convinzione che contro di Zeman l'ostracismo non è finito, che ha portato il tecnico alla decisione di mollare". Il Foggia lascia aperto uno spiraglio circa la possibilità di un ripensamento del tecnico, che tra l'altro ha lanciato nel calcio che conta Beppe Signori, arrestato ieri: "Pasquale Casillo ha ribadito a Zeman che il Foggia è disposto ad accettare qualsiasi rischio, a combattere qualsiasi battaglia, ma non ha intenzione di lasciare solo il mister. La dirigenza rossonera vuole Zeman a tutti i costi alla guida del Foggia, ora la decisione spetta solo a lui".

DONI: RISPETTATO LE REGOLE Tra gli indagati dell'inchiesta figura anche uno degli uomini simbolo dell'Atalanta. Cristiano Doni, sospettato di aver partecipato a presunte combine legate ad alcune partite giocate dai bergamaschi, in un breve comunicato si dice estraneo ai fatti che gli sono contestati: "Alla luce delle notizie di stampa relative ad un suo coinvolgimento nelle indagini di Cremona - si legge nella nota - Cristiano Doni, nella certezza di aver sempre agito nel rispetto delle regole, ripone la massima fiducia negli organi di giustizia ordinaria e sportiva che è certo appureranno la sua assoluta estraneità a ogni fatto in contestazione". Il centrocampista del Sassuolo, Daniele Quadrini, si è oggi detto totalmente estraneo all'affare calcioscommesse. "Ho appreso dagli organi di comunicazione un mio coinvolgimento nell'indagine sul calcioscommesse, con attribuzione peraltro di specifiche responsabilità nella partita Siena-Sassuolo. Posso affermare non solo di essere del tutto estraneo a tale addebito, ma di aver anche tempestivamente e personalmente portato a conoscenza delle competenti autorità penali e federali la notizia, che mi era indirettamente giunta, della presunta esistenza di questioni relative a scommesse", ha spiegato il giocatore.


 



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