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 Queste le parole in conferenza stampa e raccolte dal Messaggero di Cristiano Biraghi:
“L’ambiente è sempre molto bello in Nazionale – dice Biraghi – . Eravamo tutti ragazzi con voglia di dimostrare e per questo c’era grande intensità negli allenamenti. L’idea degli stage mi sembra ottima perché aiuta tanti giovani italiani bravi a farsi trovare pronti in caso di future convocazioni”.
Tre biancazzurri nel gruppo scelto dal ct Ventura, a conferma della qualità presente nella rosa di Oddo. “Siamo giovani, abbiamo bisogno di tempo, ma abbiamo qualità individuali importanti e non siamo inferiori a nessuno nella lotta salvezza. La A non è facile, molti di noi sono alla prima esperienza. Noi restiamo fiduciosi, spero lo siano ancora anche i tifosi perché noi ci proveremo”, aggiunge Biraghi.
Adesso serve massima determinazione, quella che non si è vista nella ripresa contro la Juventus sabato scorso. “La Juventus non fa testo – dice il difensore – , anche se nella prima mezzora abbiamo fatto molto bene. Fino al loro secondo gol eravamo in partita. E per farlo abbiamo speso il centodieci per cento delle nostre energie, loro magari neanche il sessanta. Il divario c’è e alla lunga viene fuori”.
Ora la Roma, c’è il rischio di un rivedere lo stesso film? “La Roma è una big con obiettivi molto diversi dai nostri. Ne conosciamo le qualità, ma se loro si giocano un posto in Champions, noi ci giochiamo la vita, e questo in campo si deve vedere. Possiamo anche fare risultato, magari non ci riusciremo, ma dobbiamo portare a casa dall’Olimpico qualcosa di positivo”.
Come si può fare risultato in uno stadio finora inviolato? “Ci vorrà più determinazione di loro, si parte alla pari ogni settimana e in una partita tutto può succedere. La Roma, poi, ha giocato anche in Europa League, quindi potremmo approfittare di un pizzico di stanchezza”.
Le sfide decisive cominciano con il Cagliari all’Adriatico? “Sarebbe un errore oggi dire che la stagione vera inizia contro il Cagliari. Prima ci sarà la Roma e dovremo provare a fare punti”.
Magari anche grazie ad un’incursione di Biraghi, attaccante aggiunto nelle prime giornate, diventato più “timido” negli ultimi tempi in fase offensiva:
“Siamo calati non a livello di singoli, ma come squadra. Ora stiamo bene, ci siamo ripresi fisicamente e anche mentalmente. Speriamo di tornare ad essere brillanti, ne abbiamo parlato tanto nello spogliatoio e vogliamo tornare a giocare spensierati perché sappiamo che quella è la nostra forza. La pressione nelle ultime settimane ci aveva fatto scendere un pochino a livello di proposizione. Siamo arrivati meno nei venti metri finali, o quando ci siamo arrivati non abbiamo rischiato la giocata scegliendo quella più facile”
fonte: tmw
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Inserita il: 24/11/2016
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