Chievo - Pescara 2-0 Gli uomini di Corini giocano in superiorità numerica per un'ora, ma sbloccano il risultato solo su calcio di rigore al 75' della ripresa, dopo appena un minuto chiude Stoian.
La delicata sfida salvezza va al Chievo, che vince 2-0 contro un timido Pescara. Gli uomini di Corini giocano in superiorità numerica per un'ora. Sblocca il match Luciano nel secondo tempo su rigore, chiude il match Stoian dopo appena un minuto. Con l'acqua alla gola, e non per la pioggia del Bentegodi, vera protagonista di 90 minuti di basso livello. Il Pescara di Giovanni Stroppa ora annaspa, terz'ultimo solo grazie alla penalizzazione del Siena: non c'è gioco, le idee sono confuse e il gol manca dal 31' della ripresa del match di Cagliari. Era il 30 settembre, quattro partite a secco, una vita fa. Sorride e corre per la felicità invece Eugenio Corini, che vince dalla panchina un match di importanza vitale grazie al cambio di modulo in corsa: è Stoian l'uomo della provvidenza.
PESCARA IN 10 - Gli ospiti sorprendono dal punto di vista tattico: 3-4-2-1 per cercare di contenere i padroni di casa, in campo col 4-3-3. I primi 32 minuti di gara mettono a dura prova le palpebre del pubblico, svegliate di soprassalto dalla fuga di Thereau su lancio di Rigoni: Romagnoli trattiene il francese, per Ostinelli è rosso, decisione forse eccessiva. È la scossa che serviva al Chievo, pericoloso al 33' - stacco di Dainelli, respinge Perin - e al 35', con un destro di Dramè, il migliore dei suoi, che si schianta sul palo. Stroppa vuole togliere Weiss ma l'infortunio di Colucci ritarda il cambio: dentro Cascione. L'avvio di ripresa conferma la crescita clivense: Pellissier solissimo in area a far sponda per Thereau, troppo lento al momento di provare la battuta. STOIAN CAMBIA IL MATCH - Guana vuole scardinare il fortino abruzzese da fuori, Perin risponde nuovamente presente. Luciano imita il compagno di squadra al quarto d'ora, destro dal limite che sfiora il palo. Stroppa sostituisce Weiss con Celik, Corini legge il match alla perfezione e rinuncia all'ormai inutile protezione difensiva di Rigoni, autore comunque di una prova sufficiente, per inserire Stoian: si passa al 4-4-2. La verve dell'esterno si nota già al 24', quando di testa gira a lato un traversone di Dramè. Il terzino si mette in proprio e va a chiudere sul palo lontano su un cross di Luciano, la sua conclusione da 8 metri termina alta. L'1-2 DA KO - Corini richiama anche un opaco Pellissier, dentro Samassa: l'attaccante al 29' chiede e ottiene il dai e vai in area e va giù a contatto con Modesto. Ostinelli indica il dischetto, Luciano è glaciale nella trasformazione col destro a incrociare. Il Pescara va in bambola e 60 secondi più tardi è sotto di due gol. Lancio in profondità, difesa piantata, Thereau scappa sul filo del fuorigioco e prova lo "scavetto" a tu per tu con Perin: il portiere resta su e respinge ma nulla può sul tap-in di Stoian. Non accade più nulla, eccezion fatta per un'anomala "invasione di campo" dei tabelloni pubblicitari, volati sul terreno a causa di una straordinaria raffica di vento: il Chievo è stato più forte anche del maltempo, il Pescara no.
A fenie gara l'ex Stoian oltre ad aver impetosamente esultato per il gol alla sua ex squadra, nell'intervista post gara su sky, definisce il Pescara "una piccola" sulla quale bisogna prendere punti.
tabellino Chievo: Sorrentino, Dainelli, Andreolli, Guana, Luciano (83' Cofie), Rigoni (61' Stoian), Frey, Pellissier (70' Samassa), Hetemaj, Thereau, Dramè. All. Corini
Pescara: Perin, Zanon, Romagnoli, Abbruscato, Modesto, Bocchetti, Weiss (61' Celik), Colucci (44' Cascione), Cosic, Blasi, Quintero. All. Stroppa Arbitro: Ostinelli di Como Reti: 75' Luciano (R), 76' Stoian Note: 32' espulso Romagnoli; ammoniti: Colucci, Zanon, Hetemaj
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Inserita il: 31/10/2012
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