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Ricorrenza del: 06/04/2009

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UN TERREMOTO SCUOTE E DEVASTA IL CUORE DELL'ABRUZZO

 

L AQUILA - Sono più di cento i morti e un centinaio i dispersi causati dal terremoto che nella notte ha colpito l Abruzzo. È l ultimo aggiornamento del bilancio diffuso dalla Protezione civile, che in un crescendo durato tutta la giornata ha dovuto via via ritoccare quello che assomiglia sempre di più a un bollettino di guerra. Le prime notizie, all alba, parlavano di una quindicina di vittime. Ma è stato subito chiaro che il numero sarebbe stato destinato a crescere con il passare delle ore e con la rimozione delle macerie sotto cui sono rimaste sepolte centinaia di persone sorprese nel sonno. SCOSSA NELLA NOTTE - La scossa principale si è registrata attorno alle 3,30 e ha fatto registrare 5,8 gradi della scala Richter. L epicentro è stato individuato a una decina di chilometri dall Aquila. Il sisma è stato avvertito in tutto il centro-sud d Italia, dalla Romagna a Napoli. Oltre ai morti e ai dispersi, i feriti sono circa 1.500 e si calcola che siano almeno 100 mila gli sfollati, intere famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Una prima stima parla di 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico della regione. STATO DI EMERGENZA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha firmato lo stato d emergenza (mobilitando esercito, aeronautica e carabinieri) e ha affidato la gestione a Guido Bertolaso, ha annullato la prevista visita ufficiale a Mosca e si è subito recato all Aquila insieme ai ministri dell Interno, Roberto Maroni, e delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il capo della Protezione civile, che è giunto in Abruzzo nelle prime ore dopo il sisma, ha parlato di una «situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio». Dopo l arrivo all Aquila, Berlusconi ha tenuto una prima conferenza stampa per fare il punto sulla situazione. «In volo ho visto che dovunque c è un crollo, c è qualcuno che aiuta. Nessuno sarà lasciato solo», ha detto il presidente del Consiglio, annunciando tra l altro l immediato stanziamento di fondi per fare fronte all emergenza. IL PAPA E IL PRESIDENTE - Sia Benedetto XVI sia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno inviato messaggi di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. E lo stesso hanno fatto i capi di Stato e di governo delle altre nazioni. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo ed è stata riportata in apertura da tutti i principali siti di informazione internazionali. Velocissimi anche i messaggi e le testimonianze giunti via web. «IMPOSSIBILE PREVENIRE» - Il terremoto è avvenuto alle 3,32 di lunedì notte alla profondità di 8,8 km. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di 5,8 gradi Richter è considerato «moderato, con un intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l Irpinia». L Abruzzo, che è situato in una delle zone a maggiore rischio sismico della penisola, è interessato da uno sciame di terremoti iniziato lo scorso 16 gennaio con centinaia di scosse e con la Protezione civile che da tre mesi tranquillizza la popolazione sui rischi di un sisma distruttivo. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha dichiarato che era impossibile prevedere il terremoto, ma già infuriano le polemiche per la messa in guardia della scorsa settimana su un imminente scossa del ricercatore Giuliani, poi indagato per procurato allarme. CENTRI URBANI DEVASTATI- Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. «Il centro storico di L Aquila è devastato, e anche le case nuove ci vorrà tempo per controllare tutti gli edifici. Quasi tutta la città è inagibile», ha detto il sindaco dell Aquila, Massimo Cialente. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila solo all Aquila, e altrettanti in provincia. I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare gli edifici danneggiati e dal fatto che la prefettura, dalla quale si dovevano coordinare i soccorsi, è interamente distrutta. Anche la sede della provincia e altri uffici regionali sono pesantemente compromessi. Il sindaco dell Aquila ha invitato i cittadini «a lasciare immediatamente il centro storico, perché anche le case non crollate possono essere gravemente lesionate». GLI ALTRI COMUNI - Anche dai paesi vicini al capoluogo arrivano notizie di vittime e danni ingenti. Una delle situazioni più drammatiche è a Onna, dove il 50% delle case è crollato e l altro 50% è danneggiato. Il presidente della provincia dell Aquila, Stefania Pezzopane, ha dichiarato che a Onna ci sono venti morti accertati e almeno 40 persone sotto le macerie. «Onna è un paese di anziani - ha detto Pezzopane -. Se non arrivano i figli a dire chi è scomparso, magari nemmeno lo si viene a sapere». A Fossa ci sono 4 morti: un bambino russo di 3 anni e tre anziani. A Paganica è deceduta la badessa del convento di Santa Chiara ed è in allestimento un campo per 2 mila persone. A Villa S.Angelo si registrano otto vittime e nove dispersi. Diversi edifici lesionati anche a Sulmona e a Castel di Sangro, dove però non risultano feriti. Inagibile il tribunale di Avezzano. Secondo la Protezione civile, oltre a L’Aquila, i Comuni più colpiti dal sisma sono: San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant’Angelo (90% degli edifici crollati), San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda. Particolarmente colpito il patrimonio artistico e storico dell Abruzzo. LA MACCHINA DEI SOCCORSI - Già alle prime luci dell alba la situazione nel capoluogo si è presentata drammatica. A metà mattinata c erano ancora cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagavano centinaia di persone in stato di choc, molte con coperte sulle spalle, altre ancora in pigiama. La Protezione civile ha diramato nel primo pomeriggio la lista dei luoghi dove i senzatetto possono recarsi: caserma Rossi, gli stadi Fattori e Acquasanta, al campo sportivo di Centicolella e in piazza d Armi, dove si stanno allestendo le tendopoli. Ma le persone uscite in strada in quanto temevano crolli per le scosse di assestamento se fossero restate nei loro edifici lesionati, hanno nelle prime ore ostacolato la gestione organizzata dei soccorsi. All ospedale (rimasto senza acqua potabile e dichiarato inagibile al 90%) si sono effettuati i primi interventi in piena emergenza. Un ospedale da campo è in arrivo dalle Marche. I feriti più gravi sono stati trasferiti in elicottero in altri ospedali abruzzesi, a Rieti e a Roma. Maroni ha annunciato che sono in arrivo all Aquila 1.500 vigili del fuoco, cento poliziotti e cento carabinieri da varie parti d Italia. SFOLLATI E FERITI - Oltre a quelli del capoluogo, per gli sfollati sono in corso di allestimento altri attendamenti nelle frazioni vicine per un totale di circa 7 mila posti. Altri saranno realizzati non appena arriveranno all Aquila le colonne mobili partite da varie regioni, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e dell Esercito. Inoltre saranno attrezzati come ricoveri gli impianti sportivi al coperto. Sono 4 mila i posti letto in alberghi e campeggi messi a disposizione a Pescasseroli, nel Parco nazionale d Abruzzo, più altri 4 mila sulla costa. Maroni ha assicurato che «gli sfollati saranno tutti sistemati in tempi rapidi». Il ministro dell Interno ha poi spiegato che non ci sono problemi per i feriti: «I posti sono sufficienti, quelli gravi sono stati già evacuati». Matteoli ha reso noto che le Ferrovie hanno messo a disposizione carrozze con cuccette. Per le persone che saranno ospitate in strutture alberghiere sulla costa, saranno messi a disposizione autobus dei trasporti pubblici che partiranno dal terminal di Collemaggio. Dopo alcune ore, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha detto che è rientrata l esigenza per la donazione di sangue.
La Figc a seguito dell'evento dispone che in segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l Abruzzo e la città de L 'Aquila venga effettuato un minuto di silenzio ed il lutto al braccio in occasione delle gare di tutti i campionati in programma dal 7 all 11 Aprile 2009. In segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l Abruzzo, su tutti i campi delle gare del successivo turno di serie A e B, della Lega Pro e del campionato Primavera viene osservato un minuto di silenzio ed i calciatori scendono in campo con il lutto al braccio. Viene inoltre annullato il Torneo delle Regioni, e il torneo Dilettanti in Abruzzo. Viene annullato anche il tour della Coppa del Mondo che doveva svolgersi in quei giorni in Abruzzo, in concomitanza con il Torneo delle Regioni. Anche il Calcio a 5 si è fermato. Sono state sospese anche le gare di ritorno dei play-off del campionato nazionale Under 21 in programma in Abruzzo. Infine la Divisione ha deciso di posticipare anche la 25ma giornata in programma sabato 11 aprile.


 



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