Ricorrenza del: 29/11/2012

.

18MILA EURO DI MULTA PER GLI INSULTI ALL'ARBITRO

NOVEMBRE 2012
Accuse all’arbitro Russo stangata per Terlizzi

Il difensore e la società hanno patteggiato una sanzione da 18mila euro per le affermazioni dopo l’espulsione nel corso dell’incontro col Torino

Le dichiarazioni polemiche nei confronti dell’arbitro Russo dopo la partita di Torino costano caro a Christian Terlizzi. Il difensore romano, infatti, è stato condannato a pagare un’ammenda di 18.000 euro per aver espresso giudizi lesivi del prestigio del direttore di gara e della classe arbitrale. Questo il responso della Commissione Disciplinare, che ieri ha discusso il deferimento del calciatore biancazzurro.

Carmine Russo aveva espulso Terlizzi durante la partita Torino-Pescara, per un fallo da rigore, e l’ex Varese aveva reiterato le proteste beccandosi tre giornate di squalifica. Pochi giorni dopo aveva accusato l’arbitro di premeditazione. «Prima del match di Torino mi ha promesso che alla prima occasione mi avrebbe buttato fuori. E così è successo». Queste le parole di Terlizzi che aveva ricordato di aver avuto lo scorso anno qualche screzio con il fischietto campano. A pagare una pesante multa, tuttavia, non sarà soltanto il roccioso centrale di difesa del Pescara. Altri 18.000 euro dovranno essere tirati fuori dalla società biancazzurra per responsabilità oggettiva.

La decisione della Commissione Disciplinare, presieduta dal professor Claudio Franchini, è arrivata dopo il patteggiamento richiesto dal legale del club abruzzese. Il lavoro dell’avvocato Flavia Tortorella ha permesso di evitare una squalifica di almeno un paio di settimane a un calciatore attualmente importante per lo scacchiere del tecnico Cristiano Bergodi. «Sapete tutti che non amo i patteggiamenti» ha detto l’avvocato pescarese, «a mio avviso i processi si devono svolgere e devono essere portati a termine. In questo caso, però, abbiamo scelto di privilegiare l’aspetto sportivo. Devo riconoscere che c’è stata la massima collaborazione da parte della Procura federale che ha avallato il contenimento della sanzione, confermata poi dalla Disciplinare, anche se, la prima richiesta, era stata per un’ammenda pari a 30.000 euro».