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 Come da previsioni il Pescara arranca e fa una fatica immane a battere le seconde e terze linee del derelitto Livorno che perde solo di misura all'Adriatico dove fino al 95' tiene in ansia i biancazzurri che così arrivano a 45 punti in coabitazione col Perugia (dove però soccombiamo negli scontri diretti).
La squadra di Sottil oltre alle carenze strutturali, avverte il peso di dover vincere e non riesce a giocare nemmeno per quel poco che è in grado di fare.
Manovra lenta e macchinosa, un'infinità di passaggi orizzontali, attacco inesistente (ma questo lo è da settembre) e difesa che puntualmente concede occasioni agli avversari.
Ma alla fine contavano solo i tre punti che, seppur con tanta fatica, sono arrivati e questa è la cosa più importante.
L'altro aspetto da cogliere positivamente sono le sconfitte a tempo scaduto di Venezia e Perugia (che si affronteranno nel prossimo ed ultimo turno) che addirittura consentono al Pescara di essere padrone del suo destino: VINCENDO in casa del Chievo infatti, il Pescara sarebbe salvo matematicamente, a prescindere dagli altri risultati (una tra Venezia e Perugia non potrebbe raggiungere i biancazzurri).
Le note liete finiscono qui.
Quelle amare sono invece che la squadra vista ieri e in generale in queste ultime settimane, non ha speranze di uscire indenne dal Bentegodi (anche un pari potrebbe andar bene con l'incastro di altri risultati) dove il Chievo è in piena lotta play off.
Il Cosenza sta marciando a ritmo promozione e dopo aver travolto a domicilio l'Empoli con una cinquina, è facile ipotizzare che batta in casa la Juve Stabia e raggiunga i 46 punti; stesso discorso per il “miracoloso” Trapani che ospiterà il già promosso Crotone e raggiungerebbe i 44 punti.
Ma ATTENZIONE: qualora ai siciliani venisse restituito anche uno solo dei due punti di penalità, con le prevedibili vittorie di Cosenza e Trapani, se i biancazzurri andassero ko a Verona, verrebbero scavalcati da entrambe e sarebbero terz'ultimi e quindi si materializzerebbe la retrocessione diretta!!!
Francamente l'unica cosa a cui appellarci ora è San Cetteo con la speranza che ci faccia la grazia facendoci prendere in qualche modo i tre punti al Bentegodi, magari celandosi sotto le vesti di Galano che rientrerà dalla squalifica.
Non vediamo altro cui appigliarci per sperare.
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Inserita il: 28/07/2020
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